Lampedusa, scontro Martello – Cucina in Tribunale

Il Tribunale di Agrigento ha rinviato a giudizio l’imprenditore Salvatore Cucina, di Lampedusa, titolare di un’impresa di autonoleggio nell’isola. Lui è imputato di minacce contro l’ex sindaco, Totò Martello, che lo ha denunciato perché nel corso di una diretta facebook, il 12 gennaio del 2021, gli ha rivolto frasi del tipo: “A cu ci leva u’ pani ai miei figghi e ai miei niputi, io ci levo a’ vita. Toto’, u’ capisti? Ti manciu u cori… ripensaci perché stavolta minni vaiu in galera”. L’imprenditore non avrebbe condiviso un’ordinanza allora emessa dal sindaco Martello che, nel rispetto della nuova normativa, imponeva il divieto di circolazione delle auto e dei veicoli commerciali “Euro 0”, “Euro 1” ed “Euro 2”, e dei ciclomotori “Euro 0”. Martello si è costituito parte civile tramite l’avvocato Nicolò Grillo. Il difensore dell’imprenditore Cucina, l’avvocato Salvatore Patti, ha rilevato in aula che due giorni dopo, il 14 gennaio del 2021, lo stesso Cucina ha pubblicato un secondo video in cui ha chiesto scusa al sindaco. Al che il giudice ha chiesto a Martello se, a fronte di ciò, intendesse ritirare la denuncia. Martello ha risposto di no, e ha spiegato: “Al momento per me non cambia nulla. Ho avuto paura perchè in passato ho subito danni molto seri. Mi hanno pure bruciato una casa”.

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