“Questo matrimonio non s’ha da fare”. “Condannatelo a 26 anni di carcere”

Il 16 luglio del 2021 è morto all’ospedale “Papardo” di Messina il meccanico di 60 anni, Mario Vincenzo Lauricella, di Canicattì, ricoverato in gravissime condizioni il precedente 30 maggio a seguito di un’aggressione e un investimento da parte del tabaccaio, anche lui di Canicattì, Luigi Lalomia, 75 anni, indagato di omicidio perché avrebbe rivolto minacce a telefono e in presenza, e poi avrebbe aggredito a colpi di bastone e investito con un Fiat Doblò il meccanico. L’ira del tabaccaio, nel frattempo arrestato, si è scatenata alla notizia che suo figlio si sarebbe sposato con la figlia del meccanico. Manzoni avrebbe scritto: “Questo matrimonio non s’ha da fare”. Ebbene, il pubblico ministero Paola Vetro, a conclusione della requisitoria, ha invocato la condanna di Lalomia a 26 anni di carcere, con l’esclusione delle aggravanti dei futili motivi e della minorata difesa. Innanzi alla prima sezione della Corte d’Assise di Agrigento presieduta da Alfonso Malato, a Luigi Lalomia è contestato anche il tentato omicidio della futura nuora che sarebbe stata investita anche lei se il padre, Lauricella, non l’avesse spintonata fuori dalla mira del Fiat Doblò. La parte civile è rappresentata dall’avvocato Salvatore Amato. Prossima udienza il 26 gennaio.

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