Il Csm bacchetta Alessia Sinatra
La sezione disciplinare del Csm, il Consiglio superiore della magistratura, ha condannato alla sospensione dalle funzioni per 6 mesi, con trasferimento al tribunale di Caltanissetta con funzioni di giudice civile, Alessia Sinatra, sostituto procuratore a Palermo. In precedenza, la Procura Generale della Cassazione ha proposto una sanzione meno grave, ovvero la decurtazione di anzianità di tre mesi. Le ragioni del provvedimento derivano da – si legge – “negligenza inescusabile e grave e ingiustificato ritardo nel compimento di atti relativi alle sue funzioni in inchieste su abusi e violenze sessuali, anche in danno di minori, fino ad arrivare in alcuni casi alla prescrizione dei reati”. La Sinatra è stata già condannata alla censura da parte del Csm per una vicenda legata alle molestie subite da parte dell’allora procuratore di Firenze, Giuseppe Creazzo, che lei stessa ha denunciato in uno scambio di messaggi del 2019 con Luca Palamara, in cui lei ha ravvisato la necessità di impedire la nomina di Creazzo a capo della Procura di Roma, per la quale è stato candidato.