Provincia Agrigento, Maurizio Puccio colto da malore. la replica della provincia

Maurizio Puccio, dipendente della Provincia di Agrigento, disabile al 100%, è stato trasferito in un luogo di lavoro distante, in “smart working”, 70 chilometri dall’Ufficio in cui ha prestato servizio da circa 20 anni. Del caso è stato interessato il ministro per la Disabilità, Alessandra Locatelli. Puccio ha scritto anche al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, all’Ispettorato del Lavoro di Agrigento, e alle Procure della Repubblica di Sciacca ed Agrigento. Nel frattempo gli è stata confermata dalla Provincia la possibilità del “lavoro agile” ma in un diverso Ufficio a 70 chilometri dal proprio luogo di lavoro e residenza, ovvero Sciacca. Ebbene, Puccio oggi denuncia un episodio ritenuto ritorsivo e vessatorio a suo danno, e racconta: “La mattina di lunedì 3 luglio mi sono presentato al lavoro in presenza negli Uffici di Agrigento dell’ Ente dove ho regolarmente firmato sui fogli di servizio. Intorno alla metà della mattinata lavorativa, quando avevo già prestato alcune ore di servizio in presenza, la dirigente mi ha notificato una disposizione di collocamento in ferie d’ufficio a decorrere dallo stesso giorno. Di fronte a questo ennesimo provvedimento, da me ritenuto persecutorio, sono stato colto da malore e ricoverato poi in Cardiologia a Sciacca”.

La replica della Provincia:

Il Libero Consorzio comunale di Agrigento, dopo oltre un anno di “aggressione mediatica”, rompe il silenzio. Il Commissario straordinario, Raffaele Sanzo, interviene infatti sulla vicenda dell’impiegato M.P. spiegando tutti i passaggi nel dettaglio.
1. Il soggetto in questione non è stato affatto demansionato ed ancor meno trasferito o costretto a percorrere 70 km.al giorno. Il lavoratore ha sempre svolto attività di sportello nell’ufficio URP di Sciacca, in presenza, quindi. E’ stato posto in smart working in concomitanza con l’emergenza epidemiologica da virus Covid 19 fino al 31 dicembre 2022, come da obbligo normativo nazionale. Cessata l’emergenza, l’Amministrazione ha attivato le procedure, leggi visite mediche a cura del medico competente, al fine di verificare e di accertare il permanere dello stato di fragilità dei dipendenti che fragili erano stati precedentemente certificati. Il dipendente è stato confermato in stato di fragilità e l’Amministrazione ha provveduto a perpetuare la condizione di smart working assegnandogli, tuttavia, compiti indipendenti dal front desk, attività tipica dell’accoglienza dell’URP, e congrui per il suo stato. In buona sostanza, il lavoratore M.P. ha continuato a svolgere il proprio lavoro a casa propria su compiti che l’Amministrazione ha il dovere di individuare e di assegnare. Non è stato, ovviamente, trasferito ad alcun ufficio in Agrigento
2. Le inesatte affermazioni rilasciate dall’impiegato hanno determinato una distorta rappresentazione della realtà, ledendo anche l’immagine dell’Ente. Nessun diritto del dipendente è stato leso e vale la pena sottolineare che, qualora ciò fosse avvenuto, egli avrebbe dovuto rivolgersi al giudice del lavoro , piuttosto che agli organi di stampa.
3. Il dipendente, infine, ha autonomamente chiesto, avendone diritto, di essere posto in quiescenza a far data dal 01/08/2023. Gli uffici del personale hanno avviato le opportune verifiche ed hanno posto il lavoratore in ferie d’ufficio come da norma e prassi, al fine di non ledere i suoi propri diritti in ordine alla fruizione, obbligatoria, dei giorni di congedo ordinario. Di ciò viene data comunicazione al dipendente via PEC in data 30/06/2023.
4. in data03/07/2023 il dipendente, collocato regolarmente in ferie, si è inopinatamente e arbitrariamente presentato all’ufficio del dirigente il settore del personale, in Via Esseneto ad Agrigento, ignote le ragioni di tale comportamento. A seguito di questa sua presenza negli uffici, afferma il dipendente, si è sentito male ed è stato ricoverato in ospedale. Ci dispiace e gli auguriamo una pronta guarigione.
5. Per concludere una breve nota sulla dirigente il settore nel quale il dipendente ha prestato servizio. Ella ha agito applicando correttamente la legge ed i regolamenti, avendo come obiettivo l’efficienza e l’efficacia del servizio al pubblico e scevra da ogni altra variabile procedurale o personale che potesse inficiare le sue capacità manageriali.


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