Omicidio La Rosa, proposti 22 anni di carcere per co-imputato

Terrasini, in provincia di Palermo, intorno alle ore 3 del mattino di lunedì 24 febbraio 2020, Paolo La Rosa, 21 anni, è stato ucciso a coltellate nei pressi di una discoteca, già chiusa, in piazzetta Titi Consiglio, al culmine di una lite già insorta all’interno del locale. E’ stato colpito all’addome e al collo da tre coltellate che sarebbero state scagliate da Alberto Mulè, 24 anni, di Cinisi, che poi è fuggito e si è nascosto con l’aiuto di un cugino. Lo scorso 17 aprile la Corte d’Assise d’Appello di Palermo, presieduta da Angelo Pellino, ha aumentato la pena già inflitta a Mulè in primo grado: da 16 anni a 23 anni e 6 mesi. In particolare, la Corte ha ritenuto sussistente l’aggravante dei motivi abietti e futili, negata dalla Corte d’Assise nel primo processo, concluso il 7 marzo 2022. Ebbene adesso la Procura di Palermo ha invocato la condanna a 22 anni di reclusione per il cugino di Alberto, Filippo Mulè, imputato di concorso nell’omicidio di Paolo La Rosa. All’imputato sono state contestate anche le aggravanti di aver agito per futili motivi e di aver commesso il reato in presenza di minorenni.

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