Ha ucciso la moglie neo melodica ergastolo confermato

A Palermo, interrogato nella caserma dei Carabinieri all’Uditore, Salvatore Baglione, 37 anni, ha confessato di avere ucciso a coltellate la moglie, Piera Napoli, 32 anni, cantante neomelodica e madre di tre figli piccoli, scoperta morta nel bagno della sua abitazione in via Vanvitelli, nel quartiere Cruillas, la mattina del 7 febbraio del 2021 intorno alle ore 13. E’ stato arrestato per omicidio aggravato. L’ennesimo femminicidio è stato annunciato da liti e violenze, che a volte hanno richiesto l’intervento della polizia, e da messaggi postati su Facebook. Ebbene adesso la Corte d’Assise d’Appello di Palermo, presieduta da Angelo Pellino, ha confermato la condanna all’ergastolo inflitta in primo grado il 20 ottobre del 2021. Salvatore Baglione il giorno del delitto e della confessione ai Carabinieri ha raccontato: “Mi tradiva da qualche mese e questa mattina mi ha detto di non amarmi più. Ho perso la testa per gelosia, l’ho accoltellata mentre era seduta sul water”. I giudici hanno condiviso la tesi della Procura secondo cui Baglione è stato capace di intendere e di volere quando ha commesso l’efferato assassinio nel bagno di casa. Lui subito dopo l’omicidio si è ripulito, ha lavato il coltello, ha accompagnato i figli dalla nonna perché non assistessero alla scena, e ha postato su Facebook una frase inneggiante al “rispetto” corredata con una foto di Robert De Niro. La famiglia di Piera Napoli si è costituita parte civile in giudizio. Baglione è stato dichiarato interdetto in perpetuo dai pubblici uffici e in stato di interdizione legale per la durata della condanna. E tra le pene accessorie gli è stata inflitta anche la decadenza della responsabilità genitoriale. Lui risarcirà le parti civili. Sono state riconosciute provvisionali ai due genitori della donna per 100mila euro ciascuno, alle due sorelle per 40mila euro, e ad una delle due, in quanto tutrice dei tre figli della coppia, 450mila euro. A cinque associazioni impegnate nel contrastare la violenza sulle donne sono stati assegnati 5mila euro. Il femmincidio di Piera Napoli è avvenuto a poche centinaia di metri dalla sede centrale dell’Agenzia dell’Entrate, dove, su iniziativa del direttore, Pasquale Stellacci, è stato piantato un albero di mimose in memoria della vittima in occasione della festa della donna dell’8 marzo 2021, un mese dopo la morte, quando lei avrebbe compiuto 33 anni. Ai piedi dell’albero è stato scritto: “A Piera Napoli e alle donne che sanno cantare la vita”.

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