La Regione acquisisce la casa di Rosario Livatino

La casa in cui ha vissuto il giudice Rosario Livatino, a Canicattì, sarà acquisita dalla Regione Siciliana. Così ha deciso la Giunta regionale, al fine di inserire l’immobile, di particolare interesse storico e culturale, nella “Rete delle case museo”. L’intento è valorizzare la casa dove il magistrato, assassinato dalla mafia il 21 settembre del 1990 e proclamato Beato il 9 maggio del 2021, ha trascorso la propria vita. Nell’abitazione, infatti, è possibile apprezzare parecchie testimonianze del vissuto quotidiano di Livatino, servitore dello Stato e della Fede Cristiana fino all’estremo sacrificio. La delibera della giunta Musumeci incarica l’assessorato ai Beni culturali e dell’Identità siciliana di compiere gli atti necessari. L’assessore, Alberto Samonà, commenta: “La casa del giudice Livatino è un luogo dal fortissimo significato simbolico. Da quando, quasi un anno fa, è stato confermato il vincolo di tutela culturale della Soprintendenza, abbiamo lavorato con gli uffici per arrivare a un risultato che possa rendere fruibile la casa in modo permanente. L’immobile, una volta acquisito, entrerà a far parte a pieno titolo della Rete regionale delle case-museo, istituita dal governo Musumeci per mettere in collegamento i luoghi rappresentativi dei personaggi illustri della Sicilia”.

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