Gas fiduciosa nelle vere offerte non perde ancora le speranze


9 Dicembre, questa è era la data della svolta per la Gas di Chiuppano, mentre le voci di corridoio si susseguono e centinaia di famiglie rimangono con il fiato sospeso, in attesa di sapere come andrà finire la vicenda, iniziata quando la società Grotto, detentrice del marchio interessato, non è stata ammessa al concordato preventivo. Inaspettatamente il caso viene riaperto grazie ad un primo interesse dimostrato dall’imprenditore e businessman bellunese Walter Maiocchi, e dall’industriale emiliano Stefano Bonacini, riuscendo così a posticipare l’udienza tenuta davanti al giudice delegato Giuseppe Limitone.

L’interesse per scongiurare il fallimento viene ulteriormente dimostrato da numerosi fondi; in evidenza troviamo il fondo maltese IFF, che ha però un AD italiano, Nicola Vocaturo, e un Presidente italo-svizzero, Sandro Di Benedetto, quest’ultimo di origini vicentine.

Nonostante la mancanza di certezze relativa ad eventuali offerte in grado di tutelare l’intera azienda, i sostenitori, rispettando i propri ritmi, non alludono ad alcun tipo di rinuncia.

L’udienza

Come riportato precedentemente, a riaccendere le speranze di questo fallimento, scaturito lo scorso 7 Ottobre dalla mancanza di sostegno da parte della maggioranza dei creditori, sono i nuovi soggetti interessati. La persistente mancanza di offerte tangibili non esclude la volontà di difesa, tuttavia al momento il mirino è puntato verso determinati pezzi di azienda, che il Tribunale esclude a prescindere; perciò non sarà così che l’azienda tornerà in mercato.

In pista

Se da una parte abbiamo Maiocchi e Bonacini volti a raggiungere il traguardo cooperando tra loro, cercando di comprendere una serie di aspetti finanziari e industriali, l’AD di IFF, Nicola Vocaturo, decide di eludere educatamente ogni domanda, annunciando però l’arrivo in Italia dalla Svizzera del Presidente Sandro Di Benedetto, forse a conferma della concreta offerta.

Saranno ormai capacità e sangue freddo a determinare i risvolti della situazione.

Il fallimento

Il tempo è tiranno, e soprattutto in questa occasione è importante sottolinearlo. Ai legali Federico Casa e Fabio Sebastiano il compito di predisporre l’istanza di fallimento con l’esercizio provvisorio, una modalità “indulgente” che permette così ai lavoratori di sistemarsi senza troppe pressioni.

Malgrado tutti gli ostacoli abbattuti su questa società, includendo la pandemia, il concordato, le problematiche quotidiane legate ad istituti di credito e fornitori e la mancanza di un’offerta concreta, il suo futuro è nelle mani degli esperti di questo settore; per adesso Gas deve continuare a sperare.

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