“Morti bianche”, controlli dei Carabinieri agrigentini. Gli esiti

I Carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Palermo – Distaccamento di Agrigento – supportati dai Militari della Compagnia di Licata, a fronte dell’aumento del numero delle “morti bianche”, hanno condotto una serie di controlli sulla sicurezza del lavoro nei confronti di diverse aziende. A Naro il rappresentante legale di una impresa edile è stato denunciato a piede libero per diverse violazioni omissive di rilievo penale tra cui: la mancanza di sorveglianza sanitaria dei laboratori, l’omessa consegna dei dispositivi di protezione individuale necessari per arginare il diffondersi dell’epidemia covid, la mancanza di protezioni relative al rischio elettrico e di idonee strutture di protezione per le aperture verso il vuoto, e per un ponteggio non montato a regola d’arte. E’ stato denunciato a piede libero anche il titolare di una impresa edile a Santo Stefano Quisquina per la mancanza della valutazione del rischio elettrico in cantiere. E così anche i titolari di due imprese edili a Licata. Uno per la mancanza di viabilità di cantiere e di idonee strutture di protezione contro la caduta accidentale nel vuoto. E l’altro per l’omessa sorveglianza ai laboratori sanitari, e per la mancanza dei dispositivi di protezione individuale per il contenimento dell’epidemia covid. Poi sono stati scoperti due lavoratori in nero e sette irregolari. Contestate sanzioni amministrative per un totale di 34mila euro, e comminate ammende per oltre 111 mila euro. Adottato anche un provvedimento di sospensione dell’attività per la presenza di un lavoratore in nero su due presenti.

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