Per la morte di Salvatore Scannella, l’aggiunto Vella chiede l’archiviazione

Il procuratore aggiunto Salvatore Vella la morte di Salvatore Scannella, 55 anni, il pilota di un areo ultraleggero deceduto dopo lo schianto sulla statale 640, nei pressi dello svincolo per Favara, non è da addebitare al responsabile dell’elettrodotto della società Terna. Il numero due della Procura ha chiesto per due volte l’archiviazione del caso e i familiari di Scannella, assistiti dagli avvocati Alfonso Neri e Salvatore Pennica, si sono opposti. Ieri mattina, davanti al gip Alessandra Vella, i legali hanno insistito nelle loro richieste istruttorie mentre la difesa del funzionario di Terna, affidata all’avvocato Giacomo La Russa, si è associata alla richiesta di archiviazione formulata dalla Procura. Scannella, il 21 marzo del 2017, era a bordo del velivolo e, pare, stava facendo delle fotografie per conto di Anas nel nuovo tracciato della Agrigento-Caltanissetta.
Il Gip aveva disposto un supplemento istruttorio disponendo che il pm sentisse altri lavoratori o incaricati di Terna.

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