Salvini, il caso “Open Arms” a pochi giorni dal voto “Gregoretti”
Tra poco più di una settimana in Parlamento si vota la richiesta di autorizzazione a procedere a carico di Matteo Salvini per il caso “Gregoretti”. Adesso un’altra richiesta di autorizzazione a procedere incombe a carico di Salvini per il caso “Open Arms” dello scorso agosto. Salvini commenta: “Ormai le provano tutte per fermare me e impaurire voi cittadini: vi prometto che non mollo e non mollerò, mai, perché sono tutti processi politici che non mi spaventano”. Il Tribunale dei ministri di Palermo, sulla base di un’inchiesta della Procura di Agrigento, contesta a Salvini il sequestro di persona e l’omissione di atti d’ufficio. Secondo i magistrati, infatti, non sono ricorre l’obbligo di prestare soccorso ma, per vietare lo sbarco, nel caso della “Open Arms” sono mancati i presupposti previsti dal decreto sicurezza bis firmato dallo stesso Salvini, ovvero non vi è stato motivo di ritenere che l’approdo potesse rappresentare un pericolo per l’ordine e la sicurezza pubblica. La decisione di vietare lo sbarco – ancora seconda gli inquirenti – è stata assunta individualmente dal ministro degli Interni, Salvini.