Inchiesta “Demetra”: invocata conferma condanne

La Procura Generale di Palermo ha chiesto alla Corte d’Appello di confermare la sentenza emessa il 29 aprile del 2022 dal Tribunale di Agrigento, che ha inflitto 17 condanne ad altrettanti tra medici, faccendieri e falsi invalidi nell’ambito dell’inchiesta cosiddetta “Demetra”, che ipotizza una maxi truffa a danno di Inps e Inail. La pena più severa, 7 anni di reclusione, è stata comminata a carico dell’imputato ritenuto “chiave dell’inchiesta”, ovvero l’ex consigliere provinciale Giuseppe Vincenzo Terrazzino, di Raffadali. Disposta anche l’interdizione dai pubblici uffici per 5 anni. A Terrazzino sono stati già confiscati beni del valore di 1 milione e mezzo di euro, tra immobili, rapporti bancari, polizze assicurative, automobili e moto. Ecco le altre condanne: 6 anni e 10 mesi di reclusione a Giorgio Lo Presti; 5 anni e 6 mesi a Salvatore Russo; 3 anni e 6 mesi a Giuseppe Gangarossa; 3 anni e 6 mesi a Salvatore Tortorici; 3 anni e 8 mesi a Giacomo Giuca; 1 anno e 8 mesi a Carmelo Colombo; 1 anno e 8 mesi a Giovanni Salemi; 1 anno e 6 mesi ciascuno a Jessica Giglio, Angelo Ruben Arrigo, Michele Baldarelli, Aymen Medassi, Francesco Di Grado, Cristian Giardino, ed Ernesto Lo Presti. Il 19 ottobre sarà la volta delle arringhe difensive.

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