Lampedusa insorge

A Lampedusa si è diffusa notizia che nell’ex base militare Loran sarà allestita una tendopoli per i migranti. Mezzi e attrezzature dell’Esercito sono già in movimento. A fronte di ciò un centinaio di lampedusani, insieme al vice sindaco della Lega, Attilio Lucia, hanno manifestato con un blocco, poi presidio stradale permanente, in via Vittorio Emanuele, e un altro presidio a Capo Ponente. I cittadini imprecano: “Lampedusa non può più sopportare tutto questo, non ce la possiamo fare. Lampedusa è nostra e non del Governo o dell’Unione Europea”. E il vice sindaco Attilio Lucia dichiara con determinazione: “Da oggi Lampedusa dice basta. I lampedusani sono stanchi, da oggi basta. Questa non è accoglienza, Lampedusa non può accogliere 200mila migranti. Il Governo deve mettere due navi in rada. Il sindaco è da 9 mesi che lo chiede e ripete, Lampedusa deve essere bypassata. Questo è un governo fallimentare. Hanno fatto sapere che vogliono creare una tendopoli. Diciamo basta. Basta centri d’accoglienza, basta tendopoli. Lampedusa, oggi, si sveglia e dice: stop a questa situazione. Noi non possiamo accogliere tutta questa gente, siamo disposti a stare notte e giorno, in maniera fissa a sorvegliare che nessuno entri con le tende per creare la tendopoli. Continueremo i blocchi stradali, lo faremo pacificamente, di modo che tutti, Governo e soprattutto Europa, sappiano che Lampedusa dice basta. Vogliono trasformare l’isola in un carcere, in un grosso centro d’accoglienza. Questa non è solidarietà. Noi siamo sempre stati disponibili ad aiutare i migranti che non sono un problema. I migranti sono nostri fratelli, ma qui c’è un popolo stanco”.

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