Presunta “cresta” sul calcestruzzo, assolto un siculianese

In primo grado il Tribunale di Agrigento gli ha inflitto 9 anni e 6 mesi di reclusione. E adesso in secondo grado la Corte d’Appello di Palermo ha assolto l’imprenditore di Siculiana, Antonino Gagliano, 54 anni, imputato di estorsione, aggravata dal metodo mafioso, a danno di un altro imprenditore, di Porto Empedocle. L’estorsione si sarebbe concretizzata come “cresta” su alcuni lavori edili a Porto Empedocle ed a Siculiana. Gagliano avrebbe usato fatture gonfiate sulle forniture di calcestruzzo all’altro imprenditore ricevendo, come “cresta”, il pagamento di circa 2mila euro complessivi. Gagliano, difeso dall’avvocato Calogero Meli e Giovanni Rizzuti, che si sono avvalsi anche di una perizia contabile, si è sempre difeso sostenendo che l’imprenditore che lo accusa ha mentito per non pagargli la fornitura di calcestruzzo.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *