GPS clandestino dell’auto di Miccichè

Un gps è stato piazzato sotto la scocca dell’automobile del deputato regionale ed ex presidente dell’Assemblea Regionale, Gianfranco Miccichè. Il dispositivo serve per tracciare gli spostamenti del veicolo. A scoprirlo è stata la scorta, dopo che Miccichè è atterrato con un volo proveniente da Roma. Si è temuto che si trattasse di un ordigno, tanto che l’auto è stata spostata in una zona sicura. Quanto accaduto è stato denunciato alla polizia dell’aeroporto. E Gianfranco Miccichè afferma: “Vorrei sapere anche io chi ha messo il gps e a che cosa servisse. L’ho aperto e dentro c’era una sim. Chi l’ha comprata? Chi l’ha usata? Perché? In Sicilia si respira un clima politico pesante, brutto, in un momento per me doloroso per la morte del presidente Silvio Berlusconi. Lancio un appello al governo regionale al confronto. Fuoco amico? Non esiste concettualmente il fuoco amico, perché se qualcuno lo accende, non è un amico. Spero che la Procura indaghi al più presto su questo episodio. Al momento ho presentato la denuncia alla Polizia, e penso che a questo punto le indagini partiranno automaticamente. Presenterò anche un interrogazione parlamentare alla Camera e al Senato perché – sottolinea – qualcuno mi pedinava, e con questo clima uno si aspetta di tutto”.

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