Arrestata una delle sorelle di Messina Denaro

Sarebbe stata la cassa e la cinghia di trasmissione dei pizzini del fratello durante la latitanza: arrestata la sorella di Matteo Messina Denaro, Rosalia.
I Carabinieri del Ros hanno arrestato, per l’ipotesi di reato di associazione mafiosa, la sorella del boss Matteo Messina Denaro, Rosalia, 68 anni. L’inchiesta è coordinata dalla Procura di Palermo. La donna avrebbe aiutato per anni il fratello a sottrarsi alla cattura e avrebbe gestito per suo conto la “cassa” della “famiglia” e la rete di trasmissione dei “pizzini”, consentendo così al capomafia di mantenere i rapporti con i suoi uomini durante la latitanza. Lo scorso 6 dicembre i Carabinieri del Ros sono stati impegnati a piazzare delle microspie a casa di Rosalia Messina Denaro a Castelvetrano, dove dimora da sola, in via Alberto Mario. E hanno scoperto un “pizzino” all’interno della gamba di una sedia in alluminio. Lo hanno fotografato e poi rimesso dove era. Si tratta di un appunto contenente dati sulle condizioni di salute di Messina Denaro, una sorta di “diario clinico” di un malato di cancro. Da tali indizi si è giunti ad Andrea Bonafede, alter ego del boss, il paziente affetto da tumore, e le cure alla clinica “La Maddalena” a Palermo, dove il 16 gennaio il superlatitante è stato arrestato. Matteo Messina Denaro ha sempre raccomandato di bruciare i “pizzini” dopo averli letti. La disobbedienza, o l’imprudenza, della sorella Rosalia, intesa Rosetta, è stata determinante nella svolta alle indagini. Il nome in codice della donna nei “pizzini” è stato “Fragolone”. Rosalia è la maggiore delle quattro sorelle di Messina Denaro, ed è madre di Lorenza Guttadauro, avvocato, che, dal giorno del suo arresto, assiste lo zio. E’ moglie di Filippo Guttadauro, che è stato condannato e ha scontato 14 anni di reclusione per associazione mafiosa. Tuttora è sottoposto al cosiddetto “ergastolo bianco”, ovvero è internato: gli internati sono i reclusi che, dopo avere scontato una pena, non sono scarcerati perché ancora ritenuti pericolosi. Il secondo figlio della donna, Francesco Guttadauro, nipote prediletto dello zio Matteo, sconta attualmente una condanna a 16 anni anche lui per associazione mafiosa. Sono state effettuate decine di perquisizioni in provincia di Trapani.

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