Il depuratore di Lampedusa approda in udienza preliminare

Il 27 aprile del 2018 il depuratore di Lampedusa è stato sequestrato dai Carabinieri del Centro anticrimine natura e dalla Guardia costiera.
Dagli accertamenti, disposti dalla Procura di Agrigento, emerse un inquinamento da batteri fecali 10mila volte superiori ai limiti imposti dalla legge. Ed il procuratore Patronaggio commentò: “E’ da tempo che attenzioniamo la situazione di Lampedusa. Dal 2012 il vecchio depuratore non funziona più. E’ una situazione che, nel tempo, si è sempre più aggravata, le opere che dovevano essere effettuate non sono state realizzate. Abbiamo una situazione di estrema gravità. I batteri fecali presenti in acqua sono 10mila volte superiori a quelli previsti dalle tabelle. E questo è un dato che ha comportato il sequestro preventivo. Abbiamo dovuto necessariamente inviare le informazioni di garanzia a tutti gli amministratori che si sono succeduti dal 2012 ad oggi, proprio perché vogliamo capire se ci sono state omissioni penalmente rilevanti”. Ebbene, adesso la Procura di Agrigento ha formulato le richieste di rinvio a giudizio, anche per il sindaco in carica Totò Martello.

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