Telefonini in carcere, 5 condanne

Il giudice per le udienze preliminari del Tribunale di Palermo, Marco Gaeta, a conclusione del giudizio abbreviato, ha inflitto 5 condanne nell’ambito di un’inchiesta su casi di possesso di telefoni cellulari all’interno del carcere “Ucciardone” favorito da alcuni agenti di polizia penitenziaria complici e compiacenti. In particolare 2 anni di reclusione sono stati sentenziati a carico di James Burgio, 27 anni, di Porto Empedocle, 3 anni all’agente della polizia penitenziaria Giuseppe Scafidi, 8 anni a Fabrizio Tre Re, 4 anni alla moglie di Tre Re, Teresa Altieri, e 6 anni a Rosario Di Fiore. Il reato di corruzione è contestato a Giuseppe Scafidi, Fabrizio Tre Re, Teresa Altieri e Rosario Di Fiore. E Tre Re anche di commercio illecito di sostanze stupefacenti.

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