Rapina a Canicattì, i familiari consegnano l’autore: “Scusatelo, è vittima della tossicodipendenza”

A Canicattì un uomo con il volto coperto e armato di una spranga di ferro è irrotto in un tabacchino in via Pirandello, si è impossessato di alcuni gratta e vinci e poi è fuggito a piedi tra la gente, smarrendo per strada parte del bottino. Mezzora dopo, quando i Carabinieri erano già sulle tracce del rapinatore, il fratello di lui, al corrente che lui fosse preda della tossicodipendenza, ha telefonato ai Carabinieri, e le sue parole sono state: “…sappiamo che nostro fratello ha fatto una cosa che non avrebbe dovuto fare…”. L’indagato, condotto in caserma, ha ammesso le proprie responsabilità. E stato denunciato a piede libero alla Procura di Agrigento. Familiari e Carabinieri, insieme, hanno avviato per lui il percorso necessario al tentativo di recupero dalla tossicodipendenza.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *