“Coronavirus”, stop anche in Chiesa

L’emergenza coronavirus e le precauzioni in Chiesa. A seguito di quanto previsto dal Governo e dalla Cei, la Conferenza episcopale italiana, l’arcivescovo di Agrigento, il cardinale Francesco Montenegro, ha disposto che, fino al 3 aprile, ad eccezione della Celebrazione Eucaristica, siano sospese tutte le attività, le manifestazioni e le iniziative locali e diocesane con concorso di popolo (catechesi, processioni, via crucis, prime confessioni, prime comunioni e cresime, convocazioni, raduni, attività oratoriali e sportive e simili. Le visite agli ammalati siano ridotte ai soli casi dell’Unzione degli infermi e del Viatico e si promuova la pia pratica della comunione spirituale. Per la celebrazione delle esequie si usi la massima prudenza, evitando le condoglianze non solo dentro la chiesa (come già previsto dal decreto vescovile del 18 agosto 2005), ma anche negli spazi di pertinenza della parrocchia.
Invito tutti alla preghiera incessante, approfittando anche dei momenti trasmessi dai mezzi della comunicazione sociale, perché il Signore ci liberi da questo e da tutti i mali”.

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