Esplosione e morte nella zona industriale di Agrigento, una condanna

Ad Agrigento, al palazzo di giustizia, lo scorso 14 novembre il Pubblico Ministero ha svolto la requisitoria al processo per la morte di Liborio Di Vincenzo, il meccanico agrigentino di 50 anni, ferito e poi deceduto a seguito delle gravi ustioni provocate da una esplosione il 6 ottobre 2010 in un locale adibito ad officina nel capannone del Centro distribuzioni giornali “Agriscia”, nella zona industriale di Agrigento. La Procura, per omicidio colposo, ha chiesto la condanna a 3 anni e 6 mesi ciascuno per Angelo Scopelliti, 73 anni, di Palma di Montechiaro, legale rappresentante della società Agriscia, e per Giovanni Caminiti, 64 anni, di Messina, medico della stessa società. I familiari di Liborio Di Vincenzo si sono costituiti parte civile tramite gli avvocati Giovanni e Tanja Castronovo. Ebbene adesso la giudice monocratico Fulvia Veneziano ha condannato a 9 mesi di reclusione Angelo Scopelliti, riconosciuto colpevole di omicidio colposo e di alcune violazioni della normativa in materia di sicurezza sul lavoro. E’ stato invece assolto Giovanni Caminiti.

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