Licata, blitz antidroga dei Carabinieri, sei misure cautelari

A Licata i Carabinieri della locale Compagnia, a seguito di numerose segnalazioni da parte di genitori allarmati, hanno indagato e hanno sgominato una presunta pericolosa banda a lavoro in città nel vendere droga tra giovani e giovanissimi. Sono 6 le misure cautelari a carico di un gruppo di italiani ed extracomunitari. La droga sarebbe stata in viaggio in autobus, da Palermo fino a Licata, il capolinea, e “Capolinea” è stata intitolata l’operazione dei Carabinieri. Lo stupefacente, soprattutto hashish, è stato trasportato tra i bagagli da corrieri compiacenti, e poi smerciato nei pressi di scuole e luoghi di aggregazione. E’ stato utilizzato, come luogo di spaccio, anche un locale centro di accoglienza per rifugiati e richiedenti asilo. Il giro d’affari è stato stimato in oltre 500 mila euro. Agli arresti domiciliari sono stati ristretti Francesco Casa, Roberto Gueli, Touri Adama e Touri Bubbacar, tutti di età non superiore ai 30 anni, poi uno, il quinto, è stato sottoposto all’obbligo di dimora, e al sesto è stato imposto l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria. Le indagini dei Carabinieri, coordinate dalla sostituto procuratore Alessandra Russo, si sono protratte dal settembre del 2016 alla fine del 2018, e si sono avvalse di osservazioni, appostamenti, pedinamenti e intercettazioni che hanno svelato l’utilizzo, spesso, di termini in codice come, ad esempio, una “bottiglia di Cola” anziché una dose o un carico di droga.

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