“Energie”, la Regione vieta l’ingresso al pubblico

Alla Regione vietato l’ingresso al pubblico negli uffici per le energie alternative a seguito delle indagini su due funzionari presunti corrotti. Comunicazioni solo tramite e-mail. In ragione dell’inchiesta sul fotovoltaico che ha coinvolto l’assessorato regionale all’Energia e il sottosegretario Armando Siri, la Regione adotta delle contromisure. Già dalla settimana in corso, l’accesso fisico all’ufficio “Autorizzazioni e concessioni” del dipartimento Energia, in Viale Campania, dove hanno lavorato Alberto Tinnirello e Giacomo Causarano, che sono i due funzionari coinvolti nell’inchiesta, è vietato a tutti. Nell’avviso diffuso dalla Regione si legge: “Per informazioni l’utenza dovrà inoltrare le richieste ai seguenti indirizzi di posta elettronica servizio3.energia@regione.sicilia.it oppure n.frisina@regione.sicilia.it”.
Alcuni mesi addietro l’assessore Alberto Pierobon ha imposto delle restrittive ai lobbysti in assessorato. Non si possono infatti più chiedere incontri con l’assessore, il suo ufficio di gabinetto e i dirigenti degli uffici senza trasparenza e senza prima essere stati registrati in un apposito albo dei “lobbysti autorizzati”.

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