Naufragio e 56 morti, assolti 7 presunti scafisti

La Corte d’Assise di Palermo ha assolto 7 migranti imputati di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e omicidio plurimo per il naufragio del 28 agosto del 2015 a largo della Libia in cui sono morte 56 persone. I superstiti sono stati condotti a Palermo. I 7 sono stati arrestati perché ritenuti gli scafisti dell’imbarcazione ed i responsabili della morte dei profughi, costretti durante la traversata del Canale di Sicilia chiusi nella stiva. I pubblici ministeri, Annamaria Picozzi e Geri Ferrara, hanno chiesto la condanna all’ergastolo per 5 dei 7 imputati. Per i giudici, che hanno ordinato la scarcerazione dei migranti sotto processo, mancherebbe la prova che fossero stati loro alla guida della barca. I testimoni superstiti non sono stati ritenuti del tutto attendibili.

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