La discarica di Siculiana-Montallegro è non è uno sfregio alla salute e al territorio?

“se attaccano la spina a me mi fanno arrosto” questo ebbe a dire un noto imprenditore del settore dei rifiuti ad un personaggio della politica agrigentina, che è stato anche membro del Senato della Repubblica, nel corso di una conversazione privata all’interno di un bar della città dei Templi.
Si può intuire che la frase possa essere legata alla sua attività imprenditoriale che, nell’ultimo periodo, ha subito pesanti critiche da gran parte dell’opinione pubblica e che è stata pure argomento nelle audizioni della Commissione parlamentare di inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti e su illeciti ambientali.
Come accade in diverse parti del territorio italiano anche nella nostra provincia le discariche, ed gli inceneritori dove questi esistono, sono spesso attenzionati dagli organi di controllo, ancora di più dagli organi giudiziari, per gli appetiti che questi impianti suscitano alla malavita organizzata e a certi gruppi politici avvezzi al malaffare.
Discariche, come nel nostro caso, che sono bombe che esplodono ogni giorno e danneggiano i nostri corpi, che ci fanno ammalare.
Tante sono le famiglie che stanno vivendo il dramma di avere un proprio familiare colpito dal cancro.
Mentre il governo nazionale pensa di intervenire nel conflitto libico noi la guerra la stiamo subendo in casa, dobbiamo combattere contro ladri, delinquenti e lobbisti senza scrupoli che utilizzano come armi la corruzione, il voto di scambio, il businnes dei rifiuti.
Nella nostra provincia l’attività della discarica di Siculiana-Montallegro gestita dalla ditta Catanzaro è sotto la lente di ingrandimento da parte di diversi organi a dimostrazione che lo stesso impianto ha qualche problema nel modo di essere gestito.
Adesso occorre sapere se l’autorità giudiziaria desidera andare a fondo mettendo mano e verificare come stanno realmente le cose.
Se l’imprenditore, pronunciando quella frase, intendeva riferirsi proprio a possibili conseguenze derivate da una qualsiasi attività d’inchiesta nei confronti della gestione di questo mega deposito di rifiuti allora occorre far presto per impedire che l’illegalità e l’arricchimento illecito abbiano il sopravvento.
Chi di dovere deve intervenire in favore di un’intera popolazione che è costretta a sopportare lo sfregio alla salute ed al territorio nonostante i continui segnali d’allarme per quello che sta accadendo, si deve presto intervenire per evitare che discutibili personaggi continuino ad arricchirsi alle spalle della collettività.

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