Girgenti Acque barcolla ma non molla: mercoledì 9 marzo incontra Prefetto, ATO ed il sindaco di Favara. Ed i comitati per l’acqua pubblica?

E’ fissato per mercoledì 9 marzo l’incontro presso l’ATO idrico di Agrigento tra il sindaco di Favara, Girgenti Acque ed il prefetto di Agrigento, Nicola Diomede.

Si discuterà sull’installazione dei contatori e della gestione dei servizi idrici in un paese che, nelle scorse settimane, si è mobilitato al punto tale da indurre il Consiglio Comunale a convocare una seduta straordinaria ed il sindaco, Rosario Manganella, a firmare un’ordinanza per bloccare l’installazione dei tanto contestati contatori.

Il comitato spontaneo, con in testa uno dei suoi principali promotori, Gaetano Milioto, oltre ad avere organizzato   una manifestazione di piazza, molto partecipata, ha anche inviato una lettera al prefetto di Agrigento, per chiedere di partecipare all’incontro di mercoledì 9 marzo, al fine di chiarire alcune questioni di rilevante importanza che riguardano anche alcuni gravi disservizi.

Non si può tacere inoltre il fatto che, anche a Favara, così come a Ribera, Licata ed Agrigento, sono stati sequestrati, dalle Autorità Giudiziarie,  i depuratori, la cui gestione è al centro di alcune inchieste condotte dalla Procura di Agrigento e da quella di Sciacca, per inquinamento ambientale e truffa. Inoltre, entro il mese di marzo la Cassazione, si pronuncerà sull’ordinanza di scarcerazione di Marco Campione, azionista di maggioranza e legale rappresentante di Girgenti Acque, la spa che gestisce, assieme a Favara, i servizi idrici in altri 26 comuni dell’Agrigentino.

protesta acqua a favara 2016

Il rischio è che il dominus di Girgenti Acque ritorni agli arresti domiciliari, con l’accusa di avere scambiato un posto di lavoro per una detrazione fiscale non dovuta, da parte del direttore dell’Agenzia delle Entrate di Agrigento, Pasquale Leto.

Inoltre è ancora in corso, presso la Procura Distrettuale Antimafia di Palermo, un’altra inchiesta che coinvolge decine di parlamentari, amministratori locali e funzionari pubblici agrigentini, per voto di scambio politico-mafioso che riguarda sempre Girgenti Acque.  E, come se non bastasse, questa tanto contestata spa ha operato, per tre anni consecutivi, dal 2012 al 2015, senza certificazione antimafia. Per quest’ultimo grave fatto, addirittura è lo stesso prefetto di Agrigento ad essere stato convocato dalla Commissione Nazionale Antimafia, per fornire delle quanto mai opportune spiegazioni,  rispetto a questa gravissima inadempenza.

Già da anni, sia il Governo Regionale che il prefetto di Agrigento, avrebbero potuto o dovuto intervenire per procedere alla rescissione del contratto con Girgenti Acque,in ossequio a quanto previsto dalla normativa antimafia e dagli articoli 45 e 46 della Convenzione stipulata, nel 2007, dall’ATO idrico di Agrigento.  

Il comitato per l’acqua pubblica di Favara, a questo punto, assieme agli altri comitati spontanei, quali quello di Agrigento, Ravanusa, Casteltermi e Licata, auspica che il prefetto Diomede prenda atto dei recenti  gravissimi risvolti giudiziari di una gestione dei servizi idrici, assicurata in violazione anche delle più elementari norme di diritto civile ed  amministrativo, oltre che penale.

Riguardo alla situazione favarese, il comitato cittadino, con in testa Gaetano Milioto, invita altresì il prefetto, Nicola Diomede, a soprassedere riguardo al tentativo di fare revocare, al  sindaco di Favara, l’ordinanza che vieta l’installazione dei contatori, nell’attesa che si chiariscano tutte quante le violazioni di legge contestate a Girgenti Acque, da tre Procure della Repubblica. 

salvatore-petrotto@virgilio.it

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