Covid, aumentano i casi a Comitini ed il sindaco risponde alle accuse dei suoi avversari

“Ritengo superfluo – dice il diretto interessato – aggiornare la cittadinanza sul numero giornaliero dei contagiati, serve a poco, ritengo superfluo incitare, ancora a distanza di due anni, la cittadinanza a portare sempre le mascherine, a mantenere le dovute distanze e ad evitare assembramenti e luoghi affollati. Siamo in attesa di nuove disposizioni da parte del governo regionale e nazionale. Ma comunque, al fine di dare serenità alla nostra comunità, chi in questo momento più di me, oltre che sindaco ma medico che si occupa di screening, tamponi ed è in stretto contatto giornalmente con i vertici dell’ASP e con diversi esponenti del governo regionale può operare in anticipo per ogni possibile soluzione o interventi a tutela della salute di tutti noi. Intanto, in attesa di precise indicazioni ho ritenuto di far disporre imminentemente la sanificazione degli edifici scolastici, degli edifici comunali e del nostro centro urbano. Valuterò in questi giorni la necessità o meno di concordare con l’ASP e il presidente della Regione Siciliana, considerando il numero crescente dei contagi, la possibilità di inserire Comitini nell’elenco dei comuni cosiddetti arancione o rossi, naturalmente purtroppo con le conseguenti e dovute limitazioni. Invito alcuni acerbi pargoli che vogliono incanalarsi nel difficile percorso del mondo politico di evitare ogni forma di sciacallaggio sulla pelle e la salute dei nostri concittadini, per favore – continua il primo cittadino – risparmiate ogni energia per la prossima imminente tornata elettorale se volete vincere le elezioni per come è successo negli ultimo 20 anni. Un vero atto d’amore per la nostra comunità sarebbe quello di andarsi a vaccinare di corsa, è l’unico modo per limitare la diffusione virale. In questo momento occorre fare meno sciacallaggio, meno parole al vento e andare di corsa a vaccinarvi. Per i lampioncini nelle ville in campagna o per chi giustamente spera in qualche incarico pubblico per la propria economia non locale c’è ancora tempo”.

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