Il Tar blocca i cacciatori in Sicilia. Esultano i ricorrenti

Oggi primo settembre avrebbe dovuto essere avviata la stagione della caccia in Sicilia ma i cacciatori, anziché sparare contro la fauna selvatica, conserveranno, al momento, le loro doppiette a casa. L’inizio della stagione venatoria in Sicilia, addirittura anticipato al primo settembre, è stato tanto polemizzato da numerose associazioni che hanno presentato un ricorso al Tar denunciando i danni che la fauna selvatica ha già subito dagli incendi e rilanciando i pareri contrari della comunità scientifica, anche a livello europeo, e degli organi preposti. E il Tar di Catania ha sospeso la caccia. A coloro che saranno sorpresi a sparare sarà inflitto l’arresto fino ad 1 anno, una multa di 2.582 euro e la sospensione del porto d’armi fino a 3 anni. Gli avvocati delle associazioni ricorrenti affermano: “La magistratura amministrativa ha saputo effettuare il necessario bilanciamento di interessi che l’arroganza e il disprezzo della legge da parte della Regione avevano omesso, in tal modo salvando dalle doppiette migliaia di animali selvatici, già preda degli incendi, che costituiscono ‘patrimonio indisponibile dello Stato’ e non bersagli mobili per il divertimento dei fucili”.

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