Impennata di contagi in Sicilia, che balza al primo posto in Italia per nuovi casi. Le iniziative in corso collaterali alla pandemia.


Risale nuovamente verso quota mille la curva dei nuovi contagi in Sicilia e la regione, uscita lunedì dalla zona rossa, torna ad essere al primo posto in Italia per numero di casi in un giorno. A martedì sono 984 i nuovi positivi al Covid nell’isola, su 22.255 tamponi processati con una incidenza del 4,4%. Basti pensare che lunedì era quasi dimezzata, al 2,3%. Torna a salire anche il numero delle vittime, sono 37, che portano il totale a 3.545. Gli attuali positivi sono 41.613, con un decremento di 589 casi rispetto al precedente bollettino del ministero della Salute. I guariti sono infatti 1.536. Continua invece fortunatamente a calare il numero dei pazienti Covid ricoverati in ospedale, sono 1.529, 11 in meno rispetto al precedente report, dei quali 202 in terapia intensiva, due in meno. La distribuzione per province vede ancora in testa Palermo con 391 casi, seguita da Catania con 165 casi, Trapani 145, Messina 126, Agrigento 55, Siracusa 52, Caltanissetta 34, Enna 9 e Ragusa 7. Nel frattempo, per fronteggiare l’emergenza Covid, la Regione sta mettendo in atto una serie di provvedimenti straordinari. A cominciare dal via libera a nuove assunzioni nella sanità pubblica siciliana grazie a un incremento del tetto di spesa per le dotazioni organiche di quasi 100 milioni di euro annunciato dagli stessi sindacati confederali. Altri 98,4 milioni di euro sono relativi a un maxi bando per la fornitura di guanti chirurgici e non chirurgici per le Aziende sanitarie e ospedaliere. Alle scuole siciliane sono stati assegnati 26,4 milioni per l’acquisto e l’installazione di attrezzature digitali e per la riqualificazione degli ambienti scolastici, a garanzia della sicurezza e del distanziamento individuale. Via libera infine in Commissione bilancio dell’Assemblea Regionale alla bozza del decreto che prevede ristori e prestiti agevolati per le partite Iva accese nel 2020 che in precedenza erano rimaste escluse dagli aiuti. E a proposito di partite Iva, cento imprenditori, riuniti in un albergo di Enna, sono stati multati per violazione della normativa anti covid per una somma complessiva di 40 mila euro. I Carabinieri, intervenuti nel bel mezzo della riunione, si sono trovati di fronte ai partecipanti accalcati e seduti a distanze inferiori al metro mentre alcuni di loro erano anche senza mascherina. Gli imprenditori, tutti titolari di partita Iva, erano stati invitati dal responsabile di un’impresa per discutere dell’andamento dell’azienda e per la divisione delle provvigioni. Alla vista dei carabinieri alcuni hanno provato a scappare ma sono stati successivamente rintracciati dalle pattuglie.

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