CGA accoglie appello di un’impresa agrigentina: illegittimo il no iscrizione alla white list senza il preventivo contraddittorio

La Società K.P (sono le iniziali). s.r.l., aveva richiesto alla Prefettura di Agrigento l’iscrizione alla c.d. white list per poter conseguire affidamenti pubblici.
La Prefettura interpellata, tuttavia, ha denegato l’iscrizione e di conseguenza ha adottato una nota interdittiva antimafia, nei confronti dell’impresa, assumendo la sussistenza in capo alla stessa del pericolo di infiltrazioni mafiose.
In particolare, la Prefettura di Agrigento ha ritenuto sussistente il pericolo di infiltrazioni mafiose nell’impresa, sulla base di molteplici elementi, tra i quali, un presunto rapporto di locazione di un immobile di proprietà di un soggetto già destinatario di informativa interdittiva e coinvolto in diversi procedimenti giudiziari.
A questi punto l’Impresa, anche per scongiurare la risoluzione delle commesse già in essere, con il patrocinio degli avvocati Girolamo Rubino, Vincenzo Airo’ e Massimiliano Valenza ha promosso ricorso innanzi al Giudice Amministrativo deducendo l’illegittimità della nota prefettizia.
In particolare gli avvocati Rubino, Airo’ e Valenza hanno dedotto l’illegittimità della nota prefettizia per essere stata adottata senza alcun preventivo contraddittorio con l’Impresa e per l’infondatezza degli assunti posti a suo fondamento, giacché il rapporto di locazione (immediatamente cessato) con il presunto soggetto contro interessato, in realtà, non poteva assumersi come elemento idoneo a denotare un possibile condizionamento dell’impresa da parte della consorteria mafiosa.
Il CGA, in accoglimento delle difese dell’impresa ha accolto la domanda cautelare ritenendo la violazione delle regole del contraddittorio, nel caso di specie, “è rilevante perché molti fatti posti a fondamento della informativa sono contestati con argomenti non implausibili prima facie e che avrebbero dovuto costituire oggetto di dettagliata verifica in sede di contraddittorio procedimentale”.
Per effetto del pronunciamento cautelare ottenuto dagli avvocati Rubino, Airo’ e Valenza l’impresa potrò continuare le proprie attività anche con la P.A.

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