Caso “Open Arms” a Lampedusa, Salvini deposita memoria difensiva

Il Senato ha appena votato a favore dell’autorizzazione a procedere a carico di Matteo Salvini per il caso Gregoretti. Adesso dal Tribunale dei ministri di Palermo è giunta al Senato un’altra richiesta di autorizzazione a procedere nei confronti di Matteo Salvini “per avere – si legge nella contestazione – nella sua qualità di ministro dell’Interno pro-tempore, abusando dei suoi poteri, privato della libertà personale 107 migranti di varie nazionalità giunti in prossimità delle coste di Lampedusa nella notte tra il 14 e il 15 agosto a bordo della nave Open Arms”. E poi, ancora più nel dettaglio, tra il centinaio di pagine del capo d’imputazione si legge che “Salvini, in violazione di convenzioni internazionali e di norme interne in materia di soccorso in mare e di tutela dei diritti umani, ed abusando dei poteri allo stesso Salvini rimessi quale autorità nazionale di pubblica sicurezza, ometteva, senza giustificato motivo, di concedere un porto sicuro alla nave”. Ebbene, il leader della Lega ha depositato una memoria difensiva, e tra l’altro ha scritto: “L’Italia non aveva alcuna competenza e alcun obbligo con riferimento a tutti i salvataggi effettuati dalla nave spagnola Open Arms avvenuti al di fuori di aree di sua pertinenza. Lo dimostra lo scambio di corrispondenza tra La Valletta e Madrid nei primi giorni dell’agosto 2019. E’ sicuramente lo Stato di bandiera della nave, che ha provveduto al salvataggio, che deve indicare il porto sicuro nei casi di operazioni effettuate in autonomia da navi Ong”.

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