Legambiente su motivazioni sentenza “Borgo Scala dei Turchi”

Come pubblicato lo scorso lunedì, il giudice per le udienze preliminari del Tribunale di Agrigento, Francesco Provenzano, ha depositato le motivazioni della sentenza di condanna da lui inflitta a carico degli imputati in abbreviato nell’ambito dell’inchiesta sulla lottizzazione del cosiddetto “Borgo Scala dei Turchi” a Realmonte. In proposito interviene Legambiente Sicilia, parte civile al processo tramite l’avvocato Daniela Ciancimino, che afferma: “La sentenza ha confermato la lottizzazione abusiva della Scala dei Turchi. Ma non solo. Il Gup ha confermato anche la violazione delle distanze di inedificabilità assoluta dei 150 e 170 metri dalla battigia e gli sbancamenti illeciti che erano stati segnalati dal circolo di Legambiente Rabat di Agrigento già nel 2013, a inizio lavori, con un esposto agli enti preposti e alla Procura. La società con il suo legale rappresentante aveva addirittura chiesto un risarcimento di 5 milioni di euro al circolo Rabat per i danni subiti dalla sospensione dei lavori e dalla revoca delle autorizzazioni. Per gli imputati sono state disposte delle pene detentive, la cui sospensione sarà subordinata all’abbattimento delle opere abusive già realizzate e al ripristino dello stato dei luoghi, e la confisca degli immobili. A Legambiente Sicilia è stato riconosciuto un risarcimento del danno per l’impegno profuso da anni per la tutela del sito. In parallelo prosegue il processo a carico di altri imputati, tra cui l’allora sindaco di Realmonte, funzionari dell’ufficio tecnico comunale e altri soggetti che avevano rilasciato le autorizzazioni per sdoganare la colata di cemento. Ed è un processo, anche questo, che continuerà a essere seguito da Legambiente Sicilia”.

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