Graviano: “Ho incontrato Berlusconi almeno tre volte”

In Calabria, innanzi alla Corte d’Assise di Reggio Calabria, al processo ‘Ndrangheta stragista’, il boss di Brancaccio Palermo, Giuseppe Graviano, imputato dell’omicidio di due carabinieri, ha reso dichiarazioni contro l’ex presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, e ha affermato: “Ho incontrato Berlusconi da latitante almeno per tre volte. L’ultima volta nel dicembre 1993. Abbiamo cenato insieme. È accaduto a Milano 3 in un appartamento. Io ero socio del Cavaliere a cui i boss palermitani avevano affidato montagne di soldi da investire. Poi quando si parlò della riforma del Codice penale e si parlava di abolizione dell’ergastolo mi hanno detto che lui chiese di non inserire gli imputati coinvolti nelle stragi mafiose. Dopo quello che ha fatto mio nonno per lui… non solo economicamente. Visto che io ho rapporti economici, e lui politici, e le confidenze che avevamo… certo che potevamo avere soddisfazioni, ma non di criminalità ma di cose belle, perché l’Italia potrebbe essere il migliore paese del mondo. Io adesso sto dicendo solo qualcosa. Io fiducia nella giustizia italiana non ne ho. Non ho fiducia nella pubblica accusa e ai presidenti ora tutti indagati con la Saguto… insomma, io tutta sta fiducia nella giustizia italiana non ce l’ho. Quello che vi sto dicendo è per il benessere del Paese. Io adesso non sto facendo niente, io adesso sto dicendo qualcosa. Solo qualcosa, ma posso dire ancora tante altre cose. Quello di cui l’Italia ha bisogno è conoscere la verità, nient’altro che la verità”.

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