Canicattì “terra dei fuochi”

Canicattì altra “terra dei fuochi”. Un incendio, di evidente origine dolosa, ha distrutto cinque mezzi essenziali per il regolare e quotidiano svolgimento del servizio di raccolta rifiuti a Canicattì, compresa una spazzatrice di ultima generazione. Si tratta di un “ennesimo attentato a strutture e mezzi delle imprese”, come lo definiscono le imprese che hanno in appalto il servizio di raccolta differenziata a Canicattì. L’amministratore della Sea, Gianni Mirabile, commenta: “Evidentemente, e alla luce di quanto continua ad accadere periodicamente, ci viene da pensare che siamo noi aziende a non essere ben volute a Canicattì. Tutti questi episodi stanno accadendo proprio quando la situazione del comparto rifiuti era tornata ad una sostanziale normalità a dimostrazione che c’è qualcuno a cui non piace che siamo noi a gestire il servizio. Ci uniamo al grido d’allarme lanciato nei giorni scorsi dal sindaco di Canicattì, Ettore Di Ventura, che ha chiesto aiuto alle istituzioni per quello che sta accadendo a Canicattì. La città si sta trasformando, pericolosamente, in una sorta di ‘terra dei fuochi’ con ripercussioni gravissime per la salute dei cittadini. I roghi di rifiuti, come ormai tutti sanno, producono diossina che a sua volta provoca malattie cancerogene e mortali. La situazione è molto delicata e come aziende non possiamo che chiedere aiuto alle più alte autorità competenti”.

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