Camastra, Cascià e Urso sono candidabili

Accogliendo le tesi degli avvocati Girolamo Rubino, Massimiliano Valenza e Mario La Loggia, il Tribunale di Agrigento ha respinto la richiesta di non candidabilità dell’ex sindaco di Camastra, Angelo Cascià, e dell’ex vice sindaco Vincenzo Urso, proposta dal ministero dell’Interno a seguito dei risvolti emersi nell’ambito dell’inchiesta antimafia cosiddetta “Vultur”, che, tra l’altro, hanno provocato lo scioglimento del Comune di Camastra per infiltrazioni criminali. Cascià e Urso si sono costituiti in giudizio e gli avvocati Rubino, Valenza e La Loggia hanno contestato l’intero impianto della misura adottata, “in quanto – hanno spiegato – contraddittorio, tenuto conto del fatto che per stessa ammissione della Commissione d’accesso che aveva proposto lo scioglimento del Consiglio comunale di Camastra, gli elementi raccolti durante le indagini e le ispezioni non avevano determinato l’emersione di un reale tentativo di condizionamento mafioso delle scelte dell’Amministrazione”. Il ministero pagherà le spese giudiziali.

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