“Artemisia”, liberi tutti

Il Tribunale del Riesame conferma l’incompetenza territoriale del Tribunale di Trapani: procederà Palermo. Liberi tutti gli indagati nell’ambito dell’inchiesta su mafia e massoneria cosiddetta “Artemisia”. Non avrebbe dovuto essere il giudice di Trapani ma di Palermo ad emettere l’ordinanza di custodia cautelare anche a carico dell’ex deputato regionale, Giovanni Lo Sciuto, difeso dagli avvocati Francesco Bertorotta e Franco Messina, che è stato scarcerato. L’inchiesta “Artemisia” il 21 marzo scorso ha provocato l’arresto di 26 indagati, svelando l’esistenza di una “super loggia” nel Trapanese. Le cause che hanno determinato le scarcerazioni risiedono nel luogo in cui sarebbe stato commesso il reato più grave dell’intera inchiesta. Lo Sciuto è indagato per peculato: avrebbe stipulato un falso contratto di portaborse con Maria Luisa Mortillaro, moglie di un suo elettore, Giuseppe Angileri. E nel capo d’imputazione è scritto: “Reato commesso in Palermo e Marsala”. Dunque il giudice competente non è di Trapani.

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