Lampedusa, migranti a terra, equipaggio sotto inchiesta

La nave “Mare Jonio”, battente bandiera italiana, dell’organizzazione non governativa “Mediterranea”, è approdata a Lampedusa. I 48 migranti, compresi 14 minori, soccorsi in acque libiche a circa 40 miglia dalla costa della Libia, sono sbarcati. La nave è sotto sequestro probatorio disposto dalla Procura della Repubblica di Agrigento che indaga l’equipaggio per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. E il ministro dell’Interno, Matteo Salvini, commenta: “Ora in Italia c’è un governo che difende i confini e fa rispettare le leggi, soprattutto ai trafficanti di uomini. Chi sbaglia paga. E in questo caso non si tratta di un salvataggio, ma di una provocazione politica organizzata da giorni. Non c’era pericolo di affondamento né rischio di vita per le persone a bordo del gommone, e nessun mare in tempesta. Sono state ignorate le indicazioni della Guardia Costiera libica che stava per intervenire, ed è stato scelto di navigare verso l’Italia e non Libia o Tunisia, mettendo a rischio la vita di chi c’era a bordo, ma soprattutto disobbedendo alla richiesta di non entrare nelle acque italiane. Se un cittadino forza un posto di blocco stradale di Polizia o Carabinieri, viene arrestato. Conto che questo accada”. Dunque adesso sono attesi gli interrogatori dell’equipaggio e del capitano, Pietro Marrone.

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