“Voto di scambio” in Sicilia, 96 avvisi di conclusione indagini

La Procura di Termini Imerese, diretta da Ambrogio Cartosio, ha notificato 96 avvisi di conclusione delle indagini preliminari nell’ambito di un’inchiesta per corruzione elettorale. Si tratta del provvedimento che prelude alla richiesta di rinvio a giudizio da parte della Procura. Adesso gli indagati hanno facoltà di opporre mezzi e documenti a difesa entro 20 giorni. Tra gli indagati vi sono l’assessore regionale Toto Cordaro, che è anche deputato degli Autonomisti e popolari, Alessandro Aricò, capogruppo di Diventerà Bellissima, il deputato della Lega, Alessandro Pagano, l’ex coordinatore regionale della Lega Angelo Attaguile, Totò Cuffaro, il candidato non eletto nella lista Micari di centrosinistra alle Regionali, Giuseppe Ferrarello, ed il sindaco di Termini Imerese, Francesco Giunta. L’inchiesta, il cui voto di scambio contestato comprende le Regionali del 2017 e le Amministrative a Termini Imerese, è scattata due anni addietro quando insorse il caso del “Caputo sbagliato”, ovvero la candidatura nella lista della Lega di Mario Caputo, fratello dell’ex deputato regionale ed ex sindaco di Monreale Salvino Caputo (e sono entrambi indagati), che non avrebbe potuto essere candidato a causa di una condanna per abuso d’ufficio. Al suo posto è stato candidato il fratello Mario ma in campagna elettorale sarebbe stato utilizzato un espediente: il nome di Mario Caputo è stato accompagnato dalla specificazione “inteso Salvino”, e ciò, secondo la Procura, avrebbe manipolato la volontà degli elettori.

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