Multa da 3 milioni di euro alla discarica di Siculiana: inquina ma non paga
Scattano le prime sanzioni milionarie a carico del vicepresidente di Confindustria Sicilia, Giuseppe Catanzaro, gestore e proprietario, assieme ai fratelli, della mega discarica privata di Siculiana-Montallegro.
Il Libero Consorzio Comunale di Agrigento ha notificato tre avvisi di accertamento per complessivi tre milioni di euro, dovuti alla Regione Siciliana ma non pagati dalla ‘Catanzaro Costruzioni’.
Si tratta della ecotassa di 12 euro a tonnellata, relativa agli anni 2012, 2013 e 2014.
Le norme vigenti prevedono infatti che chi inquina deve pagare, ma i vari governi regionali che si sono succeduti, d’accordo con i gestori privati delle discariche siciliane, non hanno minimamente rispettato le leggi in materia ambientale e per queste ragioni l’Unione Europea ha sanzionato la Sicilia, con multe per centinaia di milioni di euro.
Adesso, pare che qualcosa stia iniziando a cambiare. Questo primo verbale di contestazione da parte della ex Provincia Regionale di Agrigento, di tre milioni di euro di multa, recapitato alla ditta Catanzaro, ne è la riprova. Anche se già è in atto un contenzioso davanti alla Commissione Tributaria di Agrigento, a seguito della presentazione di un ricorso da parte dei gestori della discarica di Siculiana-Montallegro.
Della controversia tributaria se ne occuperà, per conto del Libero Consorzio di Agrigento, uno dei tre avvocati scelti per sorteggio, ossia Giuseppe Ciaccio di Menfi, Gioacchino Mulè di Racalmuto e Daniela Zarbo di Favara. Chi dei tre farà l’offerta economicamente più vantaggiosa su una parcella prevista di 12 mila euro, otterrà il relativo incarico.
Che nella discarica di Siculiana, da sempre, i rifiuti sono stati sotterrati ‘tal quali’, eseguendo solo la cosiddetta trito vagliatura, lo sappiamo da tempo immemore. I rifiuti, dalla famiglia Catanzaro, vengono cioè solo triturati senza essere biostabilizzati, omettendo di seguire un procedimento molto più complesso, ma anche più costoso che consente di salvaguardare l’ambiente e la salute dei cittadini.
Che bisognava pagare una eco tassa di 12 euro a tonnellata e che la Regione, ad esempio, alla ditta ‘Catanzaro Costruzioni’ non l’ha mai fatto pagare è emerso a giugno dello scorso anno, nel corso dell’audizione davanti alla Commissione Bicamerale d’Inchiesta che si sta occupando del ciclo dei rifiuti e dei reati ad esso correlati, presieduta dall’on. Alessndro Bratti. In quella occasione sono stati sentiti, tra gli altri, anche lo stesso gestore della discarica di Siculiana-Montallegro, il vicepresidente di Confindustria Sicilia, Giuseppe Catanzaro ed il presidente della Regione Siciliana, Rosario Crocetta. Se avete la bontà di leggere le loro dichiarazioni, che troverete nel sito della Camera dei Deputati, entrambi l’anno scorso, sembravano cadere dalle nuvole, quando sia il vicepresidente della Commissione Parlamentare d’Inchiesta, il deputato di 5 Stelle, Stefano Vignaroli che l’on Laura Puppato, hanno contestato questa ed altre gravissime irregolarità che comportano, non solo degli irreparabili danni ambientali, ma anche un danno erariale per centinaia di milioni di euro. Danno economico che ci sta facendo pagare, come è risaputo, l’Europa, a tutti i Siciliani, attraverso delle salatissime multe per centinaia di milioni di euro.
Loro inquinano e noi paghiamo!
In Sicilia, nell’Agrigentino, si è superato ogni limite, sempre in termini di inquinamento e di cura degli interessi privati della‘Catanzaro Costruzioni’.
Infatti, dove doveva sorgere l’impianto di biostabilizzazione, per evitare di continuare ad avvelenare un intero territorio, è stata creata una nuova mega-discarica della capienza di tre milioni di tonnellate, attualmente in esercizio e sufficiente per sotterrare i rifiuti dell’intera Sicilia, per un anno mezzo. Discarica le cui autorizzazioni, sono tutte quante illegittime, secondo quanto riferito sempre alla già citata Commissione Parlamentare d’Inchiesta, da Gaetano Gullo, e cioè lo stesso funzionario che le ha firmate, a beneficio della ‘Catanzaro Costruzioni’, esattamente a luglio del 2014.
In tale mega immondezzaio, viene sotterrato di tutto, compresi i rifiuti speciali e pericolosi di mezza Sicilia; ci riferiamo a quelli ospedalieri ed anche quelli derivanti dai processi di lavorazione di tutte le aziende maggiormente inquinanti. Tutti quanti questi rifiuti, altamente inquinanti e molto pericolosi per la salute dei cittadini, vengono sotterrati a Siculiana-Montallegro; a svolgere tale, per lo meno, ‘insana’ attività è la ditta SEAP, di proprietà di Sergio Vella, compare d’anello del ministro dell’Interno, l’agrigentino Angelino Alfano. La SEAP detiene una sorta di monopolio in Sicilia riguardo al ritiro di decine di migliaia di tonnellate di materiali, altamente tossici e nocivi, che in considerazione dei costi che pagano le aziende che li producono, dovrebbero essere invece smaltiti in tutt’altro modo; semplicemente nel rispetto delle normative ambientali che, sicuramente, non prevedono che essi vengano sotterrati nella discarica della famiglia Catanzaro.

Su questa scandalosa vicenda, relativa all’indiscriminato sotterramento di una quantità enorme di rifiuti di ogni genere, sono infatti oltre 150 al giorno gli auto compattatori che vanno a scaricarli nella discarica di Siculiana-Montallegro, è stata presentata, il 14 agosto dello scorso anno, una denuncia alla Procura della Repubblica di Agrigento e ad una quantità industriale di organi di repressione e controllo, da parte dell’ex comandante dei vigili urbani di Montallegro, Filippo Tavormina. Per la verità già nel 2007 i Carabinieri del NOE si erano già mossi, per arginare questa terribile situazione, presentando un esposto in cui venivano, sin da allora, messe in evidenza tutte quante le violazioni di legge relative alle autorizzazioni illegittime ed al disastroso inquinamento provocato da quella discarica. Il procedimento è ancora in corso presso il Tribunale di Agrigento, che dovrà pronunciarsi, si presume a breve.
(s.p.)