Un decreto sospende la realizzazione di impianti di energia rinnovabile, si apre un altro caso eolico
Tanto tuonò che piovve queste sono le parole che si possono usare per il caso energia eolica in Sicilia. Nonostante infatti ci siano imprenditori che vogliono investire proprie risorse nell’Isola il governo Crocetta glielo sta impedendo. Si tratta di imprese che hanno il loro interesse nelle energie rinnovabili, aziende che vogliono realizzare nuovi impianti eolici nonostante la fine oramai di incentivi pubblici e la prolungata crisi economica. La Sicilia che ha oramai raggiunto posizioni di vertice sul fronte del polo eolico, collocandosi tra le regioni con una alta produzione di energia pulita a basso costo, ha adesso subito lo stop da parte del governo di Rosario Crocetta.

Le numerose richieste di autorizzazione, che prevedevano investimenti per centinaia di milioni di euro, infatti un singolo palo che produce circa 1 mega watt raggiunge il costo di circa 1milione e 200mila euro, che giacevano ferme presso il Dipartimento Regionale dell’Energia per essere valutate ed autorizzate attraverso la Conferenza di Servizi, appositamente creata, con un decreto del Dirigente Generale sono state sospese fin tanto che la Regione non stabilirà quali siano le aree non idonee alla realizzazione di impianti di produzione di energia elettrica da fonte eolica di potenza superiore a 20 KW. Naturalmente Lega Ambiente non starà con le mani in mano, certamente interverrà per opporsi a questa sospensione, che non si sa quanto tempo è destinata a durare, considerato che da sempre l’associazione ambientalista ha sostenuto le forti potenzialità di valorizzazione dell’energia del vento stimate in migliaia mega watt capaci di soddisfare i fabbisogni lettrici di milioni di famiglie siciliane.

Da tempo questo tema è stato causa di diatribe all’interno dei palazzi della politica regionale, quando c’era Nicola Marino Assessore all’Energia si è assistito ad uno scontro fortissimo, senza esclusioni di colpi, tra lui e parte del Pd regionale. Marino, quando reggeva l’Assessorato, attaccò la politica che contrastava per interesse la sua azione di governo definendo qualcuno di questi “politici vigliacchi” senza risparmiare quella parte di imprenditoria, che lui accusò di fare “finta antimafia”,coinvolta nel controllo illecito sui termovalorizzatori. I fatti poi, come abbiamo avuto modo di vedere, hanno dato ragione all’ex Assessore Marino. In Sicilia parte dell’imprenditoria dell’Isola si spacciava per quello che non era, la magistratura ha finalmente alzato il velo su questa triste vicenda accusando il Presidente di Confindustria Sicilia, Antonello Montante, di essere colluso con ambienti della mafia. Adesso con questa sospensione sugli impianti eolici, voluta da Crocetta, si è aperto un nuovo capitolo, certamente ci riserverà nuove sorprese considerato gli interessi che sono stati toccati.